La WADA (Agenzia Anti-Doping Mondiale) era in attesa che la RUSADA (Agenzia Anti-Doping Russa) fornisse loro del materiale e dei dati per fare chiarezza sullo scandalo doping che ha investito lo sport russo negli ultimi anni. Le informazioni però non sono arrivate e il termine ultimo per presentale è scaduto. A questo punto i russi rischiano nuove sanzioni che, tuttavia, verranno comunicate solamente a metà gennaio. Nel frattempo, però, l’USADA (Agenzia Anti-Doping Statunitense), nella figura del suo capo esecutivo Travis Tygart, sta facendo pressione sulla WADA affinché scelga di squalificare nuovamente la Russia, dopo che era stata riammessa nel comitato olimpico lo scorso settembre.
Dopo aver saltato le olimpiadi invernali di PyeongChang 2018, i russi rischiano un’altra importante sanzione: “Nessuno è sorpreso dal fatto che i russi non abbiano rispettato le scadenze – spiega Tygart – È giunto il momento che la WADA smette di farsi prendere in giro da loro e dichiari la loro non conformità per non aver rispettato le scadenze. Riteniamo gli atleti responsabili, una nazione che ruba agli atleti puliti e corrompe i valori olimpici, con lo scandalo doping più grande di sempre”.
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